È partito dal portico del Centro Polifunzionale Giovanni XXIII di Ritiro, riqualificato con il contributo di Fondazione con il Sud all’interno del progetto “Terzo Tempo. Sport è Comunità”, “Tracce di Memoria. Luoghi di Impegno”: il 21 Marzo di Anymore Onlus nella Città di Messina.
Per la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Anymore Onlus ha voluto coinvolgere partner e rete di coinvolgimento per compiere un esercizio di memoria a partire dai principali luoghi di impegno.
Prima della lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, si è realizzata un attività educativa con le bambine e i bambini della Scuola Primaria “Cesareo” dell’I.C. Villa Lina Ritiro, accompagnati dalle insegnati e dalla Dirigente Scolastica, Sissi D’Amico. «È importante coltivare la memoria– ha detto la preside – per piantare semi di impegno a partire dai più piccoli». Le storie delle piccole vittime inconsapevoli, Giuseppe Di Matteo e Graziella Campagna, sono state al centro del confronto tra gli alunni e gli animatori.
Erano presenti all’iniziativa il presidente della V Municipalità Raffaele Verso e la presidente della Commissione politiche sociali Beatrice Belfiore, dentro il percorso di costruzione del Patto Educativo di Comunità, tra gli obiettivi del progetto “Terzo Tempo. Sport è Comunità”.
Riflessione e attenzione durante la lettura dei nomi, a cui, insieme agli alunni, le maestre e i rappresentanti delle organizzazioni e degli enti del partenariato, ha preso parte anche Valerio Vermiglio, campione di pallavolo e vicecampione olimpico con la nazionale italiana.
“Tracce di Memoria. Luoghi di Impegno” è proseguito , nel pomeriggio, presso i beni confiscati alle mafie affidati ad Anymore Onlus a Mili Marina e in Via Citarella.
A Mili Marina, i partner del progetto ICAROS hanno prima scoperto una targa con il logo del progetto e poi proceduto alla lettura della seconda parte dei nomi dei vittimi innocenti delle mafie. «È significativo che in un bene abbandonato all’incuria per decenni sottratto al patrimonio di un boss possano risuonare i nomi e i cognomi di donne, uomini, bambine e bambini le cui vite sono state strappate dalle mafie – ha detto Domenico Siracusano, responsabile dei progetti di Anymore Onlus – un segno di rinascita e rigenerazione».
La giornata si è conclusa in Via Citarella, sede del progetto Saraj Aggregazione in Movimento. Presso l’ex sala biliardo, dove, dopo i primi lavori, si è accesa finalmente la luce – gesto simbolico che aperto l’iniziativa, si è data lettura della terza parte dell’elenco delle 1069 vittime innocenti. «Gli ultimi nomi – ha spiegato il presidente Antonio Spignolo – sono quelli di alcune delle vittime della strage di Cutro perché lotta alle mafie e lotta per i diritti umani sono fortemente connesse e segnano l’impegno della nostra associazione e di tutti i suoi partner».