Si è tenuto, nella giornata di ieri, 21 marzo, primo giorno di Primavera, presso Piazza Unione Europea, la “Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie”, manifestazione promossa da “Libera”, associazione di promozione sociale che sta vicina alle famiglie delle vittime e che sviluppa la consapevolezza nei giovani, grazie a molteplici iniziative, di come la mafia mieta continuamente vittime, nella maggior parte dei casi innocenti, e che per questo e molto altro vada combattuta ogni giorno.
Hanno preso parte alla manifestazione le rappresentanze di un gran numero di associazioni, tra cui Anymore Onlus, insieme ai giovani del Servizio Civile Universale, dando vita a un momento estremamente toccante di impegno civile e di memoria, attraverso la lettura di mille e più nomi di vittime innocenti delle mafie dagli anni ’60 fino agli omicidi di stampo mafioso avvenute di recente, per ricordare e sottolineare che non esistono morti di serie A e morti di serie B, e che tutti hanno la stessa dignità di fronte alla morte, motivo per il quale accanto ai nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Teresa Morvillo e Peppino Impastato, appaiono nomi a noi sconosciuti ma che meritano uguale dignità di fronte a una morte ingiusta.
Queste le parole di Tiziana Tracuzzi, referente di Libera per la Sicilia, alla quale abbiamo fatto una breve intervista:
- “Oggi 21 marzo è il giorno della Memoria delle vittime innocenti delle Mafie; come hai vissuto questo momento di memoria collettiva?”
“Il 21 marzo per me è sempre un bel momento perché è l’occasione in cui è viva e presente la ricchezza della rete di Libera; oggi erano rappresentate le associazioni, le cooperative sociali, le fondazioni, le parrocchie e gli oratori, tutte quelle realtà collettive che animano la rete durante l’anno. Non erano presenti le scuole per lo stato di emergenza COVID che si prolungherà fino al 31 marzo, ma i 40 istituti aderenti sono comunque stati luogo di memoria; sebbene non in piazza assieme a noi, sono state promosse iniziative o sono stati letti i nomi. Nel complesso posso ritenermi soddisfatta e felice per la riuscita della manifestazione e della larga partecipazione”.
- Ogni anno è importante ricordare le vittime innocenti della mafia e manifestare la vicinanza alle famiglie da parte di Libera e delle altre associazioni; sei soddisfatta della risposta cittadina nei confronti di questa manifestazione?
“Si, rispetto a quella che era l’adesione che abbiamo richiesto. Non abbiamo voluto organizzare una manifestazione di massa ma un momento partecipato in cui fossero presenti le rappresentanze delle associazioni, e tra familiari, autorità civili, militari, autorità religiose, e organizzazioni di varia natura, erano presenti circa 70 realtà cittadine.”
- Che cosa simboleggia Libera e come sta contribuendo nella lotta contro le mafie?
“Il nome Libera è stato dato alla rete circa 30 anni fa, quando essa nasce. Rappresenta una parola importante che deve appartenere a tutti, e che si ispira al significato più puro della parola <libertà>.
Libera contribuisce nella lotta contro le mafie promuovendo dei percorsi il cui obiettivo è quello di rendere la società più giusta, quindi ogni realtà che aderisce a Libera porta avanti il proprio impegno mettendolo insieme a quello degli altri per cercare di raggiungere l’obiettivo principale: la Giustizia sociale”.
Anche il presidente di Anymore Onlus, Antonio Spignolo, che ha preso parte attivamente alla manifestazione dichiara:
“Come sempre dalla fondazione del presidio di Libera a Messina, Anymore Onlus partecipa alla giornata del 21 Marzo, considerandola un passaggio fondamentale rispetto al quotidiano impegno nel movimento antimafia, attraverso i nostri percorsi educativi e le attività sul territorio, come il progetto Amunì che coordiniamo per il presidio di Libera a Messina. Da quest’anno per noi c’è una sfida in più: quella di riqualificare e riconsegnare al territorio i due beni confiscati alle mafie a noi affidati, quello di Mili Marina e di via Citarella, che ci vedrà impegnati con un’ampia rete di associazioni ed organizzazioni del territorio. Voglio infine ringraziare l’equipe e le ragazze del progetto “Amunì” presenti ieri a Napoli e le ragazze e i ragazzi del Servizio Civile Universale che hanno contribuito all’organizzazione logistica della manifestazione in Piazza Municipio, segnando in entrambi i casi una tappa importante del loro anno di esperienza con la nostra associazione.”